Oggi per me comincia la mia quarta settimana di quarantena. La terza in Smart working. E inizia com’era iniziata settimana scorsa: con un’altra psichiatrica che ci scrive e pretende…di oscurare tutto.
oggi é anche una giornata speciale: esco a fare la spesaaaa!!! Così mi preparo l’autocertificazione (ma chi l’avrebbe mai detto che un giorno mi sarei dovuta fare la giustifica per uscire??!!), e munita di guanti, mascherina ffp3 usata e riusata, vado al supermercato. Devo fare la spesa per me é una conoscente a casa in quarantena vera perché positiva. Lascio la spesa per terra, al portone, arriva il figlio (positivo anche lui), mi da i soldi (fortuna che avevo i guanti) e tanti saluti.
in giro gente sulle panchine, al parco, a fare jogging, mentre abbiamo saturato i posti in rianimazione. Incoscienti!!! Anche su Facebook leggo di altrettanti pazzi in giro. Forse non dovremmo promuovere tanta positività. Proporrei di cambiare l’hastag #andrátuttobene con #andrátuttostretto, tanto per ridere un po’ ma togliere l’idea, la percezione che possiamo cavarcela così a buon mercato.
Dopo più di una ventina di giorni a casa, mi facevano male i tendini a cambiare le marce dell’auto!
Riprendo a lavorare, attività quasi inesistente, continuo a leggere ‘Furore’, rispondo a qualche messaggio, provo a saltare la corda… poi finalmente arrivano le h.18: tutti fuori a cantare! E finalmente, il secondo gruppo di ‘animatori’ mette In William survive”: si ballaaa!
…peccato che fuori ci fossero tre gatti spelacchiati. Un flop. Stasera non ho fame. Ormai mangio piú per golosità… quando sento una musica fuori… mi affaccio: ma sì, é la sigla di Topolino!
Prendo la torcia, mi faccio vedere, saluto, non ci provo a cantare: sono stonata e ho la voce debole. E poi basta con st’inno! Mi accingo a lavare i piatti quando suona il telefono. A volte, non tutti i mali vengono per nuocere! Il coronavirus mi sta dando, paradossalmente, tante opportunità, come quelle di sentire un vecchio amico! É stato bellissimo e mi ha fatto un immenso piacere. E a volte ti accorgi che è proprio vero: il passato non passa. Basta volerlo.