La verità è che ci lamentiamo sempre. Per qualsiasi cosa. Siamo scontenti di tutto.
Da poco sono passata a lavorare da un ospedale medio-grande, ad uno piccolo, che ERA un ospedale ed ora è sede solo di ambulatori (scelte della Regione): le file d’attesa al CUP sono ben diverse, eppure si lamentano lo stesso pur stando in coda molto meno tempo.
E l’aria condizionata è troppo fredda, e il riscaldamento è troppo alto, e il padiglione B è troppo lontano, e l’ambulatorio X è troppo in alto, e ho fatto troppa coda, e non ne ho fatta e quindi sono troppo in anticipo e mi tocca aspettare (eccheccazz), e mi fate fare troppi esami, e non me ne fate fare. Abbiamo il parcheggio interno gratuito: eh, ma è lontano e devo fare il giro dell’ospedale….
Dovremmo fare un libro di tutte le lamentele ‘inutili’.
Ma è per ribadire che ci stiamo intristendo, diventando sempre più invidiosi delle altrui fortune, non ci sta mai bene niente.
Sui social è anche peggio: si aprono polemiche per delle cose assurde, si danno risposte ‘a cactus’, provocatorie, istigatrici, si dubita di qualsiasi cosa, manco dovessimo scoprire complotti quotidiani…
Ma che ci sta succedendo?